Dopo i fatti di Via Olimpia a Messina e la nostra nota del 28 Febbraio u.s. che questa volta, palesemente e platealmente denuncia il fallimento dell'e
Dopo i fatti di Via Olimpia a Messina e la nostra nota del 28 Febbraio u.s. che questa volta, palesemente e platealmente denuncia il fallimento dell’ennesima riorganizzazione del recapito, riteniamo non abbia alcun senso ogni tavolo tecnico se non prima si resettano le condizioni primarie e reali per una seria volontà di risoluzione dei problemi che affliggono tutto il settore. Non siamo più disponibili ad incontri farsa che non fanno altro che umiliare e peggiorare una situazione divenuta ormai drammaticamente insostenibile. Siamo di contro disponibili per qualunque seria e responsabile presa d’atto che ci conduca verso un radicale cambiamento di idee e perché no, anche di uomini, che abbiano a cuore il futuro di un settore strategico di Poste Italiane e di migliaia di lavoratori che mirano ad un rapporto di lavoro serio e responsabile.